Per fortuna dell’Italia c’è Mattarella

Per fortuna dell’Italia c’è Mattarella, per sfortuna della sinistra…non c’è nessuno (e chi c’è è peggio!)
Il Presidente Mattarella, al CSM, e Zingaretti, al PD, erano davanti allo stesso problema …

perché sono “capi” delle due componenti implicate – ormai dal 28 maggio – nella identica situazione: alcuni esponenti avevano dato luogo  ad una trattativa oscura, con toni  minacciosi e da confraternita poco frequentabile, a proposito di rilevanti funzioni pubbliche. Trattativa oscura e poco frequentabile anche perché almeno uno dei partecipanti discuteva del proprio giudice naturale.
Leggiamo sui giornali di oggi toni ed argomenti di Mattarella e abbiamo letto nei giorni scorsi toni e argomenti di Zingaretti: inutile e quasi impietoso chiedersi quale dei due abbia fatto miglior figura e si sia dimostrato adeguato al livello elevatissimo del problema, che è politico, istituzionale e culturale in una volta sola. Anzi, mi dispiace di esporre il Presidente della Repubblica a tale paragone.
Andiamo al sodo: in politica, quando si verifica un (qualsiasi) fatto, occorre
– capire se è un mero accadimento o una emergenza;
– capire se è un episodio isolato o una manifestazione di sistema;
– decidere da che parte stare, cioè quale sia l’interesse generale implicato;
– compiere atti concreti (e non attendere quelli di altri).
Tutto il resto o è farina del diavolo (come dicevano sacri testi, sì sì no no sia il vostro dire) o – peggio – soltanto noia (per la stanca ripetizione da messa cantata su gesto di responsabilità, autosospensioni, “così’ si difende meglio”, “così fan tutti”, garantismo e via sbadigliando).
Sintesi: il PD, cioè il suo “gruppo dirigente”, non ha visto, non ha capito, non ha scelto, non ha saputo riconoscere un interesse generale nella vicenda, di gran lunga prevalente su interessi particolari.

P.S.: ho messo virgolette a gruppo dirigente perché:
1. occorre che ci sia un gruppo e non un (dis)aggregato confuso di elementi;
2. occorre che esso diriga cioè imprima una direzione chiara verso uno o più obiettivi certi.
Non essendoci né l’uno né l’altro elemento, ecco le virgolette. Anche questo è un  costo per l’Italia, non solo Salvini e Di Maio.