Si stanno approfittando del COVID?

I conti economici di assicurazioni e imprese telecom ricevono benefici nella situazione di lockdown. Il governo dovrebbe imporre, con un provvedimento, la restituzione agli utenti.

Si legge su un periodico del settore assicurativo: https://www.assinews.it/04/2020/coronavirus-le-disposizioni-legge-riguardano-le-assicurazioni/660072861/ : “Questa situazione sta determinando una netta contrazione dei sinistri riconducibili alla R.C.A. obbligatoria, stante il notevole calo del traffico veicolare, e così una diminuzione dei furti in appartamento, sempre più presidiati dagli occupanti, oltre che di altre tipologie di sinistri riguardanti le attività professionali e quelle di impresa, in buona parte ferme a causa del presente stato emergenziale.”

Le assicurazioni, da parte loro, affermano che il comparto assicurativo ha garantito, fin dai primi giorni dell’emergenza, iniziative a sostegno del sistema sanitario nazionale, della Protezione Civile, delle comunità e del Paese. È vero: a me risultano iniziative di Generali, Axa, Allianz, Zurich e ce ne saranno altre. Ma qual è il costo di tali lodevoli iniziative, rispetto ai vantaggi inaspettatamente ottenuti? Quanto all’IVASS (Istituto che per legge dovrebbe vigilare sulle assicurazioni) non pare che si sia posto questa domanda. [Per tutti gli utenti, c’è soltanto un periodo di tolleranza più lungo per il rinnovo fuori scadenza].

Un po’ meglio (non di molto …) vanno le cose nel comparto telecom. Qui non c’è stata una diminuzione dei costi variabili (come nelle assicurazioni), c’è stato un grande aumento del volume di traffico (con limitati aumenti nei costi). Sono state fatte dai maggiori operatori offerte aggiuntive ai clienti (più o meno generose).L’Agcom (agenzia di vigilanza sul settore) ha imposto alle aziende di dichiararle on line su un sito apposito https://www.agcom.it/documents/10179/18078813/Documento+generico+20-03-2020/14a89a21-fca9-4ca5-8b40-9274fb1b9b08?version=1.0

Anche qui, però, restiamo nella stessa logica: “c’è l’epidemia – io, azienda, nella mia bontà, ti offro un vantaggio. Come e quanto, lo decido io”. Non mi pare un approccio corretto: c’erano dei contratti, a determinate condizioni – le condizioni generali sono molto cambiate, a vantaggio di una parte sola (tra l’altro, nel quadro di una crisi durissima per gli utenti, ma questo non è direttamente rilevante), io chiedo che il governo tuteli i consumatori imponendo una trasparenza nel rendere noti i “vantaggi da coronavirus” con dati quantitativi e la loro piena restituzione agli utenti.