Israele e Palestina: incontro on line del PD Lombardia

Tutti proviamo dolore per la tragedia che in questi giorni insanguina le terre di Palestina. Molto bene ha fatto il PD ad organizzare un incontro on line di riflessione e conoscenza sul tema. Braga, Fiano, Provenzano, Quartapelle, Alfieri, sono fra le nostre voci più informate e capaci di trasmetterci contenuti sinceri. Una sintesi e qualche commento (in corsivo) di Paolo Zinna.

Cappato, un candidato assurdo ma forse una scelta sensata

Non voterei mai Marco Cappato al Parlamento della Repubblica: le sue idee in economia e in politica estera sono lontanissime dalle linee che vorrei che seguisse il Partito. Per votarlo non basta che io sostenga caldamente le sue posizioni per i diritti individuali. Ma perché è stato scelto? A Monza era sicuramente il nome meno opportuno ma forse si è voluto affermare un principio importante: nel Partito non ci sono più diritti di veto.

Etica e Politica, libertà e democrazia – le “dittature del consenso”

Lungo gli ultimi due secoli, la storia dello spirito pubblico europeo ha in qualche modo sovrapposto, fino a confonderli, l’ideale di libertà dei popoli ed il modello di democrazia liberale. Ciò è molto giusto nel campo della politica pratica e noi tutti siamo ben fermi nel promuovere l’ideale attraverso il sostegno al modello politico – istituzionale. Ma la sovrapposizione ha un valore etico assoluto? Chi sostiene la democrazia liberale è moralmente superiore?

Difendere i cittadini dalle organizzazioni troppo grandi

All’inizio del 1900, Wilfredo Pareto fece un’osservazione interessante: se si ordinano i clienti di un’impresa dal più grande al più piccolo in base ai volumi acquistati e poi si fanno le somme progressive, basta sommare il primo 20% (clienti A) e si ottiene già l’80% del fatturato. Ovviamente l’impresa cura quasi soltanto i clienti A.

Ucraini e russi: uno sguardo alla storia per capire

Adesso si parla molto di Mosca e di Kiev ma se ne parla spesso come se la storia cominciasse nel 1991 – su queste basi, grida la propaganda dei tifosi più o meno disinteressati, non la ragione. Lo sguardo storico invece deve comprendere la politica, l’economia, la società, la lingua. Articolo di Paolo Zinna

Samarcanda e l’Uzbekistan trent’anni dopo l’Urss

Persino nel mondo globale di oggi, restano aree e paesi di cui non si conosce molto: pochi saprebbero dire che Taskent è la capitale dell’Uzbekistan, forse i nomi di Samarcanda, Bukara e la “Via della Seta” ci dicono qualcosa di più. Ma non è detto che l’immagine corrisponda ai fatti: ho deciso di andare a vedere coi miei occhi e le cose non stanno come mi immaginavo