Il Tempo passa , la Prescrizione resta

” Il tempo è un galantuomo, rimette a posto tutte le cose” così diceva il Grande Illuminista Voltaire. Il tempo che scorre e trascorre più o meno velocemente a seconda dell’età non è stata materia (inafferrabile ) di discussione per soli filosofi ma anche per i giuristi. Come influisce il tempo nel processo? La creazione dell’istituto giuridico della prescrizione è parte della risposta.

La prescrizione esiste sia nel diritto penale che in quello civile, ma è dà sempre quella penalistica a creare grande dibattito ed a interessare l’opinione pubblica. La prescrizione penale fa sì che ci sia un termine entro il quale un reato possa essere perseguito dalla Legge e, quindi, il reo, cioè colui che l’avrebbe commesso, punito.

E’ evidente che più ci si allontana temporalmente dal fatto criminoso più è difficile ricostruire la verità è minore sarà l’interesse dello Stato e della collettività alla condanna dell’autore /i. E’ importante ricordare che esistono reati riconosciuti dall’Ordinamento di tale gravità da non potersi mai prescrivere. nonostante il trascorrere del tempo volgiamo sapere come sono andate le cose e sapere chi è stato. Pensiamo agli omicidi o alle stragi, di cui la Storia del nostro bel Paese è funestata.

Si ma quando decorre la prescrizione? Eccoci alla domanda delle domande. Fino al 31 Dicembre 2019, la prescrizione partiva, senza mai interrompersi, dal momento in cui il reato veniva commesso. Dal 1 gennaio 2020 ( riforma Bonafede) vi è il blocco della prescrizione penale dopo la sentenza di primo grado sia essa di assoluzione o di condanna .

Questo è lo stato dell’arte ad oggi, ma, sappiamo già, che è in corso un forte dibattito nel Governo che porterà ad un nuovo cambiamento della prescrizione penale. Nell’attesa, meditando anche noi sul tempo che passa, affidiamoci ad Abraham Lincolnalla fine, ciò che conta, non sono gli anni della tua vita, ma la vita che metti in quegli anni “.