Fine del lockdown: il sangue dei vinti.

Il 4 Maggio è ormai vicino. Potremmo uscire di casa e guardarci intorno. Cosa vedremo? Cosa troveremo?

Molti ritroveranno il proprio lavoro, il proprio reddito, le proprie certezze. Molti altri, invece, avranno perso tutto. Non troveranno più il loro lavoro, il loro reddito, non avranno più certezze. Cammineranno tra le macerie della loro vita pre-Covid e si chiederanno chi li aiuterà a ricostruire. Già perché il 4 maggio non sarà uguale per tutti. La battaglia contro il Covid-19 è stata paragonata ad un guerra, per fortuna non è così, ma alla fine, anche questa volta ci saranno vincitori e VINTI. Le macerie tra cui passeggeremo non saranno quelle dei bombardamenti ma DEBITO e DISOCCUPAZIONE , che ,come sostanze di una miscela esplosiva, venendo a contatto, rischiano di distruggere tutto quello che si è costruito finora. Chi saprà ricostruire ?  E come?. In passato è già successo che la libertà venisse barattata per ottenere un po’ di benessere economico. In passato ( non troppo lontano) è già successo che forze politiche spregiudicate sfruttino la paura  e la disperazione delle persone per arrivare al potere. Il 4 Maggio saranno a molti a provare paura. Saranno persone che fino a solo un mese fa, mai avrebbero pensato di vivere nell’angoscia di aver perso il lavoro, di non avere risparmi, di non poter riaprire la propria attività. Quante piccole o piccolissime aziende ( bar, parrucchieri, estetisti, trattorie, etc…) non apriranno, per sempre? Quanti dipendenti, magari di quelle stesse aziende, o , colf, badanti, assistenti familiari, educatori ed operatori del terzo settore, professionisti non ritroveranno più la loro vita pre-Covid 19? Il 4 maggio i VINTI saranno tanti e tra loro ci saranno persona che mai avrebbero immaginato di ritrovarsi lì .
Come aiutarli?  Si susseguono decreti ed interventi di ogni ordine e grado che stanziano miliardi di Euro di aiuti.; Aiuti che faticano ad arrivare fino alle tasche delle persone e delle imprese.  Sarà la burocrazia, sarà la difficoltà ad individuare dei criteri di distribuzione delle somme stanziate, ma rimane il fatto che ci sono ancora persone in attesa di ricevere la Cassa Integrazione , i buoni spesa, i 600 Euro per le Partite I.V.A. etc… Il Terzo Settore è in ginocchio a causa delle minori donazioni (ad eccezione del settore sanitario) a causa delle scarse donazioni . Le entrate dei Comuni e di altri Enti territoriali sono ridotte all’osso creando seri problemi di bilancio.  Tutto questo fomenta la paura che produce rabbia.  E’ necessario ascoltare queste persone che hanno visto la loro vita stravolta, quando non hanno addirittura perso un loro caro. E’ necessario comprendere che sono improvvisamente scivolati in una povertà inaspettata. Povertà alla quale non sono abituate e che mai pensavano di dover affrontare. E’ necessario assumere il loro punto di vista, immaginarsi al loro posto. E’ necessario fornire loro gli strumenti per poter riaprire le proprie attività. E’ necessario, se si stanziano aiuti economici, che arrivino nelle loro tasche TEMPO ZERO.  Il 4 Maggio le persone giudicheranno le azioni più che le parole.  Sarà difficile farsi ascoltare se alle parole, alle promesse, non seguiranno i fatti in tempi rapidi. C’è chi è pronto a soffiare su queste paure. La guerra la Covid-19 ha i suoi VINTI e c’è qualcuno che in attesa del loro sangue. Non possiamo permetterlo. E’ necessario agire rapidamente.