Georgia: regime change e non-violenza, Stato e minoranze.

Oggi la Georgia, come stato unitario, di fatto non esiste più. Ossezia del Sud e Abkhazia vivono, da trent’anni, come stati indipendenti, sotto lo scudo del grande vicino del Nord. Quali sono le radici lontane e le vicende ultime dell’esplosione? Si poteva evitare? (con dati etnografici e storici).

La pressione dell’ambiente nelle Istituzioni rappresentative

Il patto Moltov Ribbentrop ha scatenato la seconda guerra mondiale? Il governo Draghi ha fatto una finanziaria progressista? Sala fa sempre dichiarazioni opportune e misurate? Si possono avere molti dubbi ma gli europarlamentari, i deputati dell’ala sinistra del parlamento e i consiglieri di maggioranza del Comune, rispettivamente, ne hanno manifestato ben pochi.

Kabul: 50 anni di repubblica fallita

La repubblica, in Afghanistan, nasce nel 1973, con un colpo di stato che esilia re Zahir. Diventa Presidente Daoud Khan, già primo ministro del regno e cugino del re, progressista ma autocratico. Intanto, si consolida nel paese un partito comunista (PDPA) abbastanza organizzato e forte nell’esercito. Ma cosa vorrà dire, esattamente, essere “comunisti” e generali, nell’Afghanistan del ’70?

Afghanistan: un paese che non è mai stato una nazione

Ma gli afgani, oggi, si sentono afgani? È questione importante per capire cosa sta succedendo. Forse oggi sì, fino a vent’anni fa certamente no, e con ragione: l’Afghanistan non è mai stato uno stato-nazione, come quelli europei, ma anche come la Cina, l’Egitto, l’Iran, la Georgia e in qualche misura anche la Siria.

On the spot: tre appunti sui fatti di Washington

Mentre scrivo, gli esagitati sono ancora dentro il Campidoglio, a Washington e ad Atlanta. Mentre tutti guardiamo le notizie, cerco di riflettere sulle conseguenze. Cosa ci dice tutto questo sulle nostre società? Come finirà in America? Davvero il mondo intero migliorerà, dopo Trump?

Il Nagorno Karabakh, i perché della guerra e i pericoli per noi

La guerra fra armeni e azeri trova poco spazio nella stampa e nella televisione italiane, anche i nostri parlamentari paiono distratti. Del resto, sembra che ci interessi poco: coinvolge piccoli popoli e si combatte nelle montagne a Sud del Caucaso, lontane dal nostro Mediterraneo. E invece ci tocca da vicino, perché