ControPiede

Due avversari insidiosi del progresso sociale: Rizzo e Draghi

Chi vuole il progresso, vuole cambiare il mondo a cominciare dal nostro paese. Vediamo troppe disuguaglianze economiche e sociali, troppe ingiustizie, troppe prepotenze dei forti e dei ricchi. La contrapposizione tradizionale tra destra e sinistra non è più sufficiente a descrivere i due schieramenti, chi “non vuol cambiare niente” si annida spesso nel cosiddetto “centrosinistra”.

Il fallimento del CPR di Via Corelli a Milano

Nessuna visita medica, nessuna possibilità di curarsi, nessun supporto psicologico, nessun servizio di mediazione, condizioni degli ospiti disumane. Camerate in condizioni indegne, cibo scaduto e con i vermi. Il quadro che si è presentato agli occhi dei PM è particolarmente grave. Un contributo di Simonetta D’Amico, consigliera comunale PD Milano

Cos’è la destra cos’è la sinistra?

“Cos’è la destra cos’è la sinistra” cantava in una sua nota canzone Giorgio Gaber.
Dal punto di vista delle campagne elettorali la destra e la sinistra ben si distinguono.
La sinistra mette sul tavolo proposte, opzioni, progetti e poi sui temi in gioco si divide immediatamente.

Un contributo di Maurizio Leva
Circolo PD Aldo Moro – Enrico Berlinguer di Buccinasco

Finanziaria 2024: perché NO

Che un senatore dell’opposizione critichi la legge finanziaria del governo, è quasi ovvio. Ma la legge finanziaria per il 2024 è davvero fragile, iniqua e debole, di corto respiro. Stanno cominciando a dirlo anche voci indipendenti, come quella di Confindustria. Contributo di Laura Incantalupo.

L’America non è più la terra promessa, per chi ci è nato

Desiderio americano ? Non per la generazione Z (nati fra il 1995 e il 2010). Da un recente studio sociale è emerso che i giovani americani non sono felici di vivere negli Stati Uniti: uno su quattro infatti sogna di espatriare.

Maggioritario e liste boccate OPPURE Proporzionale e preferenze

Nessuna riforma istituzionale può reggere se si vota con leggi elettorali più volte censurate dalla Corte Costituzionale. Non si tratta di scegliere modelli ma di riflettere su ciò che si è fatto e avere la forza di cambiare strada. O dobbiamo aspettare quando voteranno in trentacinque per eleggere i più ricchi del Paese?