Milano, una agenda comune per la sinistra democratica metropolitana

Noi Dems e Laburisti nel PD presenteremo il prossimo 21 maggio un lavoro collettivo su dieci grandi temi che investono la nostra area metropolitana, proponendo un confronto su analisi e proposte quale contributo all’intero Partito Democratico.

Un anno tra riunioni “virtuali”, collegamenti ballerini, bulimici eventi da remoto a discorrere di politica, cercando di vincere quella sensazione che il distanziamento sociale sovente tramuta in solitudine, talvolta solo in obbligata riservatezza.
In entrambi i casi, per quelli come noi: abituali frequentatori di sezioni fino a notte fonda, di manifestanti piazze congestionate, di interminabili assemblee pubbliche, la necessità di fare politica, quel processo per molti desueto di occuparsi della società, è stata una sfida ardua in tempi della pandemia.
Così, anche a sinistra, nell’epoca delle saracinesche abbassate, del plexiglas agli sportelli, delle bocche coperte (ma mai silenti), ci siamo tutti attrezzati recuperando in pochi mesi decenni di analfabetismo informatico, anni di analisi posticce, giorni di dibattiti sul che dire e sul che fare, riscoprendo forse ingenuamente quel che ricordava Norberto Bobbio: “le domande tra le generazioni sono sempre le stesse, sono le risposte che devono cambiare”.
Così accade che la pandemia riproponga antiche questioni per nuovi problemi.
Democratico nelle cause ma terribilmente reazionario negli effetti, il virus diviene nell’annus horribilis lo straordinario catalizzatore delle diseguaglianze aumentandole a dismisura: nei rapporti di genere e nei luoghi di lavoro dove le donne sono le prime vittime della disoccupazione e dei carichi ineguali di cura, “costrette” tra la fragilità degli anziani e lo smarrimento dei giovani, orfani del sistema scolastico; nella redistribuzione del reddito per l’assenza di un sistema davvero universalistico di welfare inclusivo, tanto nel vasto mondo dei redditi fissi da lavoro, da sussidi o da pensioni, quanto nell’articolato (ma non per questo meno ampio) mondo di vite e di redditi precari; nella tutela della salute attraverso un sistema sanitario che anni di regionalizzazione spinta e di aziendalizzazione delle prestazioni, ha trasformato il diritto alla cura in una scommessa territoriale dall’esito spesso incerto.
Nell’anno più improduttivo dal secondo dopoguerra anche noi nella sinistra del PD metropolitano, tra gli altri, ci siamo interrogati sul dopo pandemia definendo un documento nel quale proviamo ad immaginare il ritorno alla “normalità”, consapevoli che alcuni dei problemi che la crisi sanitaria ha amplificato derivano esattamente da quel modello che abbiamo forse incautamente chiamato per troppo tempo normale e che questa tragedia collettiva, insieme al dramma umano ed economico, ci consegna anche l’occasione per ripensare un nuovo paradigma sociale.
Noi Dems e Laburisti nel PD, tra gli altri, sensibilità politiche, luoghi di elaborazione, comunità di donne e di uomini (che i detrattori invece chiamano in modo sprezzante correnti), presenteremo il prossimo 21 maggio un lavoro collettivo su dieci grandi temi che investono la nostra area metropolitana, proponendo un confronto su analisi e proposte quale contributo all’intero partito democratico.