Autore: Antonio Conti

Volti preoccupati ma mai nessuno dei “preoccupati” di oggi ha l’onestà intellettuale di guardare a cosa poteva essere fatto ieri, quando addirittura spesso si è fatto il contrario.

Con la proposta di salario minimo si torna ad occuparci dei problemi strutturali del Paese, cioè delle condizioni materiali della vita quotidiana. Buon segno, a condizione di proseguire senza perdere tempo su questioni importanti ma meno. Scegliere le priorità ma anche le modalità, altro che la politica dei twitter