Considerazioni su una mattina di confronto a sinistra.

Contropiede è nato anche per questo, aprire spazi di confronto. Sinistra nel senso più ampio e “dispersivo” del termine. In una mattina di inizio autunno, cinquanta persone hanno deciso di accettare l’invito della redazione di Contropiede a trovarsi, recuperando una dimensione fisica e non solo virtuale dello spazio,

per un confronto franco e libero a sinistra.
Se Andrea Orlando ritiene che il PD debba parlare con le persone al di fuori della cerchia interna di iscritti e simpatizzanti, qualcuno di noi ha provato a farlo: alla mattinata hanno partecipato infatti persone del PD, persone che dal PD sono uscite nel corso degli anni, persone che dalla propria posizione dentro al sindacato con il PD hanno dialogato e persone che il PD non lo hanno mai nemmeno votato. Il dialogo, del resto, si può fare solo tra diversi.

Com’è andata? Faticosamente bene. Senza semplificare o banalizzare l’ampio spettro di temi affrontati nei vari interventi, un filo conduttore è stato il bisogno di recuperare un terreno comune, un orizzonte di valori. Le diverse provenienze politiche e le diverse scelte fatte nel corso degli anni dagli intervenuti hanno avuto riverbero ambivalente nella mattinata: ricchezza e articolazione dell’analisi, divergenze di vedute anche sulla contingenza. 

Un elemento che personalmente ho notato è la necessità di una seconda fase, nella quale tentare di trovare questo terreno comune non solo nell’analisi più ampia della società, della fase politica e dello scenario internazionale, ma anche sviluppando i singoli temi. Se c’è un orizzonte comune di valori, può esserci una visione unitaria anche nello sviluppo di politiche sul lavoro, sul sistema fiscale, sulla sanità, sulla scuola? Alcuni spunti emersi, per esempio sulle criticità del nostro sistema di welfare, meriterebbero uno sviluppo ulteriore. In questa ottica, la mattinata di sabato potrebbe essere un primo passo. Se ci fosse la volontà di tentare uno sforzo costruttivo, sicuramente il terreno di un confronto a sinistra è fertile. Con tutte le difficoltà: non è affatto detto che la sintesi sia quella dell’adesione ad un unico soggetto politico. Molti su questo punto hanno mostrato sfumature diverse pur nella condivisione di analisi di fondo. Contropiede è nato anche per questo, aprire spazi di confronto. 

1 thought on “Considerazioni su una mattina di confronto a sinistra.

  1. Buongiorno a tutti,
    ho molto apprezzato l’incontro di sabato 12, per la ricchezza del dibattito. Ho apprezzato anche la “fisicità” dell’incontro, perché il mondo digitale va bene fino a un certo punto. Poi ci si deve incon trare, come fanno banalmente un uomo e una donna che si incontrano in chat. Poi, dall’incontro nascono i progetti, le cose concrete. Così è, secondo me, la buona politica (sono nato nel 1968).
    Particolarmente interessanti, poi, i concetti, ripresi da più persone, che la politica interna ed internazionale sono e devono essere fortemente interconesse e che – fatto non secondario – bisogna tentare di recuperare i giovani sui loro pascoli digitali che io personalmente non amo, ma che diventano indispensabili (you tube, social), anche per abbassare l’età media degli incontri. Alla prossima.

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