La guerra di Sala contro i lavoratori pendolari

La cura dell’ambiente è una priorità, la transizione ecologica è necessaria. Ma ci saranno costi e difficoltà e i disagi dovrebbero essere ripartiti fra tutti e non piombare su qualcuno a caso, col criterio “a chi capita, capita”. Da inizio mese vengono imposte nuove limitazioni alla circolazione

per i veicoli definiti “più inquinanti”. Lo scopo sarebbe quello di ridurre l’inquinamento nell’area di Milano, cosa senz’altro necessaria. Ma il provvedimento è ingiusto e arbitrario, prodotto di una giunta che non si preoccupa di chi viene danneggiato, perché non ha nessuna sensibilità sociale.   

Un mio conoscente ha scritto questa lettera aperta al sindaco Sala, che riproduco integralmente perché non c’è molto da aggiungere.

“Egregio dottore, lei mi ha appena sfilato dal portafoglio circa diecimila euro. Vorrei rivalermi su di voi, ma pare che sia tutto legittimo, posso solo impegnarmi, nella prossima occasione elettorale, a fare campagna contro di lei ed i suoi, chiunque sarà il vostro avversario.

Le spiego la situazione. Abitando a Milano, sono uno dei suoi sudditi. Possiedo un diesel euro 5 del settembre del 2015 che, salvo casi eccezionali, mi guardo bene dall’usare nel traffico cittadino. Però, lo uso regolarmente per andare a lavorare in un paese dell’alta Brianza, che raggiungo in circa mezz’ora. Coi mezzi pubblici ci metterei più di un’ora, due volte tutti i giorni. E poi, là, non sto in ufficio, devo andare dai fornitori, dal commercialista, ecc., ecc., l’auto è inevitabile. La mia è vecchiotta ma ben tenuta, contavo di usarla ancora quattro o cinque anni. Lavoro dalle nove alle cinque, come molti in questo paese.

Le sue regole mi costringono a comprarne subito un’altra, all’insegna del consumismo più inutile. Ma va bene, pagando a rate la nuova posso farlo. Però, c’è un problema. Fino a ieri, la mia vecchia auto valeva circa 12.000€, ieri sono andato dal concessionario e mi ha detto che è meglio se la rottamo – ma, se proprio insisto, per vendermi la nuova me la ritira per 3000€. “Sa, la sua auto è diventata di fatto invendibile …”. Gli amici mi dicono che sono troppo arrabbiato con lei e coi suoi assessori. A me non sembra, lei cosa ne dice? 

Mi dicono anche che ci sono dei permessi, cinquanta giornate concesse, poi una macchinetta (Move In) che mi darebbe altri 2000 km, registrando i miei percorsi. I 50 giorni evidentemente non bastano, la macchinetta forse appena appena sì, per uscire da Milano. Ma qui interviene un’altra vostra intelligente trovata: se esco da Milano, la macchinetta non smette di consumare kilometri, anche se vado in Danimarca.     Perché? Perché anche a livello regionale viene consentito solo un quantum di kilometri, dite. Peccato che la normativa regionale non si applichi agli euro 5. E allora?

Poi vantate le agevolazioni che avete concesso a chi cambia l’auto. Peccato che i fondi 2022 siano da tempo esauriti. Non credo che vogliate deliberatamente penalizzare proprio me. Credo che abbiate scritto una norma sbagliata, per superficialità e impreparazione. Forse pensavate di arrestare i pendolari in ingresso (tanto chi vive fuori dei confini comunali non ci interessa, vero sindaco?) e non ricordavate che ci sono anche moltissimi pendolari in uscita. Ora, con la solita arroganza, non volete consentire ad una pausa di riflessione e dibattito. Purtroppo, vi dovrò sopportare fino al 2026, prima di salutarvi senza nessun rimpianto”.

Una riflessione.

Intervenire sull’inquinamento è urgente e importante, come dice il sindaco. Ma le misure devono essere studiate bene, con l’approfondimento e la precisione necessaria (pare che importanti parcheggi di interscambio siano rimasti all’interno di area B).

“Se questa è la situazione – ha sottolineato Sala – comunque andrò avanti ugualmente. Poi noi di nuovo alcune cose si fanno per ottenere risultati e anche per dare il messaggio e Area B va intesa in questo senso”. Eh, no Sindaco. Le cose si fanno per risolvere i problemi con serietà, non “per dare messaggi” e “comunque andrò avanti ugualmente” lo può dire un amministratore delegato, non un sindaco.

Avete dati precisi su quanti cittadini entravano e uscivano, secondo le varie categorie di mezzi? Sapete per quali ragioni lo facevano? (non credo che molti lo facessero per diporto). Allora si sarebbe potuto valutare quanti “danni oggettivi” (i 10.000€ …), la misura avrebbe comportato e commisurare le agevolazioni da mettere a disposizione degli sfortunati. Il costo sarebbe stato limitato per le auto più inquinanti e obsolete. E i diesel euro cinque? Se davvero era urgente intervenire, se il costo risulta davvero alto in assoluto, si doveva ripartire sulla fiscalità generale, non sulle tasche degli “sfortunati”.