Forum Municipio 2 Salute e disabilità

Come è possibile affrontare la disabilità e i problemi di salute cronici? il Municipio2 di Milano, in un’ottica di conoscenza e cooperazione tra le diverse realtà associative, ha dedicato una serie di incontri al tema nell’ambito del Forum comunale del Welfare.

Il 5 marzo 2024, in viale Zara 100, presso la sala consiliare del Municipio 2, nell’ambito del Forum del Welfare del comune di Milano, è stato organizzato l’incontro su “Salute e disabilità” (https://www.comune.milano.it/web/municipio-2/-/forum-del-welfare ).

L’incontro, presentato e organizzato dall’assessora alle politiche sociali – sanità – Rapporto con i C.A.M. e i C.S.R.C. – Disabilità e C.D.D. – Volontariato – Mobilità Donatella Ronchi e dal Presidente della Commissione Salute e pari opportunità, Davide Bassani. Erano presenti una trentina di associazioni relative alla disabilità e a particolari situazioni sanitarie ma solo 4 cittadini interessati al tema solo per interesse personale.

Il forum si è svolto con la classica formula della discussione per tavoli e le suggestioni, critiche, sollecitazioni e richieste venivano poi proposte all’assemblea congiunta e recepite dall’assessora e dal Presidente della Commissione.

Il risultato dei lavori è stata una congiunta richiesta di aumentare la cooperazione tra i diversi attori cercando di ridurre la competizione che attualmente contraddistingue le diverse associazioni creando invece una connessione negli scopi e nelle attività che, salvo alcune situazioni di narcisismo e di esibizione di potere, sono tutte rivolte a cercare supporti, aiuti e soluzioni ai problemi che vengono creati da una situazione di disabilità o da una necessità sanitaria cronicizzante.

Il  numero delle associazioni presenti al forum, ma soprattutto quello complessivo delle associazioni che operano sul territorio del Municipio 2 solo nell’ambito della disabilità e della salute e che l’assessora Ronchi ha indicato in circa 170 evidenzia come esista, fortunatamente, una importante sensibilità sui temi oggetto del forum ma anche una eccessiva frammentazione dell’agire che è stata brillantemente definita dal genitore di una ragazza disabile e appartenente ad una delle associazioni presenti, con la frase: “quando nasce un bimbo disabile si creano due nuove associazioni”.

Una parte importante della discussione, sia la parte ai tavoli che quella finale con la raccolta delle indicazioni sviluppate ai diversi tavoli, ha riguardato la situazione sanitaria sia per la parte che riguarda la parte delle malattie dalla nascita che la progressiva cronicizzazione di alcune malattie. In questo caso sostanzialmente tutti gli interventi riguardavano la necessità delle associazioni di agire per accorciare i tempi di attesa degli esami essenziali e delle visite specialistiche in questo caso si è auspicato un invito a tutte le associazioni a premere sull’assessorato della Regione e che tutte le associazioni possano agire per lo scopo comune per tutti coloro che si trovano in questo stato di particolare necessità. Una situazione particolarmente grave è quella dei malati al pancreas per i quali vi è una diffusa carenza dei farmaci indispensabili per contenere lo sviluppo della malattia.

Una nota particolarmente positiva è stata segnalata da diversi partecipanti e sono i complimenti agli operatori sanitari (di questo ne sono stato direttamente testimone anche io) per la loro capacità di ascolto e di aiuto tanto che riescono anche a far dimenticare le lunghissime attese, il dolore e i problemi che disabilità e malattia cronica portano con sé. Inoltre, forse proprio per le necessità di tagli alla spesa pubblica, spesso le commissioni mediche tendono a sottovalutare il peso della disabilità e/o della malattia arrivando a non valutare complessivamente la vita della persona fragile ma limitandosi ad esaminarla sulla base di schemi “qui ed ora” e non sulla capacità di movimento autonomo prolungato nel tempo.

Un particolare esempio di disabilità segnalata nel dibattito è stato quello della disabilità futura, correlata all’invecchiamento della popolazione e che colpirà un numero sempre maggiore di persone ma che, in previsione di queste future, ma prossime, necessità non viene proposta alcun intervento né dalla regione neppure dal governo anzi.

Nelle impressioni evidenziate sembra che vivere la disabilità a Milano è sempre molto problematico ma un po’ meglio che nella maggior parte d’Italia, anche e soprattutto per una rete di associazioni e di volontariato molto estesa e ramificata. In questa realtà milanese il Municipio 2 sembra in linea col resto della città ma, in ogni caso la situazione per chi vive sulla propria pelle la disabilità è comunque una fatica a volte legata anche al giudizio delle persone nei casi di disabilità non particolarmente evidente come nel caso di minori malati che hanno difficoltà di movimento e che sono costretti a rimanere seduti in metropolitana i quali, proprio per evitare le occhiate e i commenti dei “sani” preferiscono non utilizzare i mezzi pubblici.