Il Primo Maggio o Pasqua al lavoro: sì, no, perché

I negozi aperti di domenica sono un segno di modernità. No, l’obbligo di lavoro domenicale è barbarie e sfruttamento. Si aumentano i fatturati, si assumono più dipendenti. No, non è vero per niente, è solo una distorsione della concorrenza ed un regalo ai grandi gruppi della distribuzione organizzata. Opposte opinioni, tutte, in parte, giustificate.

Referendum sulla giustizia, si vota il 12 giugno

Con cinque decreti del Presidente della Repubblica del 6 aprile, pubblicati in G. U. del 7, è stata fissata al 12 giugno la data dei referendum abrogativi sulla giustizia ammessi dalla Corte Costituzionale. Nella stessa data si svolgeranno le elezioni amministrative in molte Regioni (eventuali ballottaggi il 26 giugno)

Fisco: è questione di democrazia. E la differenza tra destra e sinistra?

Equità fiscale, equità sociale. Indebitarsi sì, per fare investimenti, ma tassare le ricchezze prodotte e quelle accumulate: senza equità e verità non si può chiedere la solidarietà necessaria. Questa è la vera riforma della politica e così si torna a capire la differenza tra destra e sinistra. Quando c’è.

Il consumo dell’acqua, cos’è e perché lo definiamo “consumo”

Si stima che sul nostro pianeta vi sia circa 1,36 miliardi di km3 di acqua allo stato liquido, ma quando si parla di “consumo dell’acqua” non ci pare vero. Essa come sappiamo ha un suo ciclo, non sparisce nella pentola in cui bolliamo gli spaghetti, ma evapora per poi ritornare prima o poi sotto forma di pioggia, così come in altri casi. Ma allora perché affermiamo ciò ?

  E’ possibile restituire certezze in un periodo  di incertezze?

In tutti c’é la consapevolezza delle difficoltà che il Paese attraversa ma, anche della necessità di scelte non più rinviabili.
Alle Organizzazioni Sindacali, alle lavoratrici e ai lavoratori il compito di ricreare quel sottile filo rosso di solidarietà, indispensabile per restituire dignità al lavoro e per costruire una società più equa.

Lotta alle mafie, concreta, nei fatti.  MARCO SARRACINO da Napoli.

A trent’anni dalla strage di Capaci, abbiamo tutti il dovere di ricordare chi ha dedicato la propria vita nella lotta contro tutte le mafie. Il rischio che questo dovere diventi solo un esercizio retorico è molto alto. Oggi infatti dobbiamo constatare con una certa tristezza che il tema della lotta alla criminalità è uno dei grandi assenti del dibattito politico del paese. La questione invece è drammaticamente attuale