Luglio 2022 - ControPiede

Perché in Europa l’informatica è asmatica (terza puntata)

Nella prima puntata abbiamo richiamato taluni fatti di attualità, come intrusioni di hackers nei sistemi informatici di taluni Enti locali; ma anche dello Stato
(Difesa e Senato). Nella seconda abbiamo visto il potente impulso dato all’informatica dallo spionaggio USA dalla seconda guerra; nonché la rivincita
dell’informatica USA contro la minaccia giapponese (non certo europea).

La strategia di politica economica e industriale per la nuova legislatura

Un’alternativa alle politiche neoliberiste per uno sviluppo sostenibile e inclusivo.
Siamo lieti di pubblicare, come Redazione di Contropiede, un importante contributo elaborato da un gruppo di accademici ed economisti: Riccardo Cappellin, Università di Roma “Tor Vergata” Enrico Ciciotti, Università Cattolica di Piacenza Gioacchino Garofoli, Università dell’Insubria, Varese Enrico Marelli, Università di Brescia

Votare? Bene. Ma per chi, come e per fare cosa?

Sono le domande di ogni elezione ma ciò che conta è evitare che le risposte siano quelle che ci sono state inflitte in tutte le ultime occasioni. Proprio perché il risultato sembra scritto, bisogna fare uno sforzo di vera novità

Elezioni: come ci siamo arrivati? Riassunto di (alcune) delle puntate precedenti

Nei giorni scorsi si è consumata la storia di una legislatura ma nessuno dei problemi sui quali Draghi è caduto è nato in questi giorni e soprattutto, come spesso accade, l’assassino non è quello che ha premuto il grilletto

Governo Draghi, Conte e l’onesta confusione del PD

La legislatura è nata male nel 2018, eleggendo un Parlamento figlio dello scontento verso i governi precedenti (più o meno “di Renzi”) e pieno di una folla di M5S, visti tutti come gli “avvocati del popolo”. Ne nasce il “Conte 1”, il governo degli anti – sistema, in balia di tensioni e contraddizioni interne, inconcludente.

La Marmolada parla del riscaldamento del pianeta e di molte altre cose

Ad esempio parla anche di uno Stato che funziona poco e male, di parole troppo spesso vuote e di comportamenti responsabili. Il crollo del ghiacciaio deve far capire che siamo a punti limite di sostenibilità. Non si possono più sentire frasi come “tragedia annunciata”, “destino tragico”, “ritardi normativi”, “non deve succedere più”.